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                                                                                       Un evento realizzato con il supporto di logoAMFitalian

“European & Developing Countries Clinical Trials Partnership” – EDCTP” è una partnership, tra Paesi europei e Paesi dell’Africa sub-Sahariana, supportata dalla Comunità Europea (DG Research), dedicata alla ricerca su HIV, Malaria, Tubercolosi e Malattie Neglette, in Africa.

Il convegno ha come obiettivi: (i) illustrare l’importanza della ricerca operazionale nell’architettura del post 2015 e  nella salute globale; (ii) presentare le attività e le esperienze di ricercatori e Istituti italiani che hanno partecipato ad EDCTP; (iii) presentare le opportunità attuali e future di partecipazione, per ricercatori e Istituti italiani; (iv) illustrare le modalità di accesso ai bandi.

Per partecipare inviare email di conferma a edctp@iss.it

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Lunedi 13 Luglio, presso l’Istituto Superiore di Sanità’ (ISS) si è tenuto il Convegno Internazionale “Salute Globale e Ricerca – L’EDCTP2: un’opportunità per l’Italia”, un’iniziativa organizzata dal dr. Stefano Vella dell’ISS per far conoscere i bandi aperti e le modalità di accesso ai finanziamenti dell’ “European & Developing Countries Clinical Trials Partnership”, una partnership, tra Paesi europei e Paesi dell’Africa sub-Sahariana, supportata dalla Comunità Europea, dedicata alla ricerca su HIV, Malaria, Tubercolosi e Malattie Neglette, in Africa alla quale partecipano 14 Paesi europei che  lavorano in collaborazione con 49 paesi dell’Africa sub-sahariana.

Nata nel 2003 con lo scopo di combattere le malattie legate alla povertà, mediante lo sviluppo di strategie terapeutiche e vaccinali, sviluppo di strumenti diagnostici, con una particolare attenzione a studi clinici da condurre in Africa sub-Sahariana, EDCTP si trova adesso nella sua seconda fase, e il Convegno organizzato dall’ISS ha avuto proprio l’obiettivo di convogliare assieme gli attori italiani attivi nel campo della ricerca su HIV, Malaria, Tubercolosi e Malattie Neglette in Africa con lo scopo di preparare una rete ed un sistema Paese Italia pronto a partecipare attivamente alle nuove call.

Il convegno (organizzato anche con la collaborazione dei Friends of the Global Fund) è stato aperto dai saluti istituzionali di Walter Ricciardi, Commissario Straordinario dell’Istituto Superiore di Sanità e di Giovanni Leonardi, Direttore Generale Ricerca e Innovazione, Ministero della Salute. E’ subito seguito l’intervento del dr. Vella, Istituto Superiore di Sanità e vice-chair EDCTP2, che ha fatto una sintesi della storia di EDCTP, parlando anche e soprattutto del ruolo (non molto prominente) che ha avuto l’Italia nella prima fase 2003-2013 e di quale ruolo potrebbe avere invece in questa seconda fase 2014-2024; ma soprattutto ha enfatizzato la necessità di creare un coordinamento fra tutti gli attori italiani, Ministero della Salute, Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI),  Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca (MIUR), Istituti di ricerca, Università, Organizzazioni non Governative, per creare una strategia comune di partecipazione ad EDCTP.

Paolo Venier, Capo Unità Tecnica Centrale, Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo, Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, ha confermato che la salute globale è punto importantissimo all’interno del recentissimo documento di programmazione della cooperazione italiana, un documento appena pubblicato che non vuole più esser semplicemente uno strumento tecnico di orientamento per la cooperazione, ma piuttosto un documento guida per tutti gli attori coinvolti in azioni di cooperazione internazionale su come dovrebbero muoversi per creare un sistema Paese coordinato. Pur non essendo la ricerca, il core business del MAECI, Venier ha però precisato che ci sono diverse possibilità di sinergia fra MAECI e Istituti di ricerca anche in virtù della riforma della legge 125 sulla cooperazione.

Ranieri Guerra, Direttore Generale della Prevenzione, Ministero della Salute, ha esposto le varie problematiche concernenti l’ancora scarso coordinamento fra i vari attori e ha parlato dell’urgenza di strutturare quanto prima il sistema Paese Italia in modo da esser non solo presenti dove serve, ma veramente competitivi con gli altri attori internazionali, pena il perdere importanti filoni di finanziamento fondamentali per la ricerca (e non solo) italiana.

Lara Pandya, del segretariato dell’EDCTP, ha concluso i lavori della mattinata esponendo nel dettaglio le modalità di partecipazione ai bandi, che, novità importante, con il nuovo EDCTP2, non richiedono più un cofinanziamento da parte dell’ente partecipate, venendo quindi finanziati al 100% e specificando che anche il settore privato può parteciparvi.

La sessione pomeridiana è stata aperta da Stefano Vella, che ha parlato del ruolo della ricerca nella nuova architettura dello sviluppo post 2015, di salute globale e di ricerca operazionale nei programmi del Global Fund. Insomma ha cercato di far comprendere quanto oramai ogni intervento di cooperazione sanitaria non possa prescindere da una componete di ricerca operazionale.

 I lavori sono poi proseguiti con una serie di presentazioni – moderate dal Prof. Massimo Galli dell’Università di Milano – di alcuni fra i lavori di eccellenza della ricerca italiana. Carlo Federico Perno, Universtità Tor Vergata, Roma ha raccontato l’esperienza in Camerun; Giuliano Rizzardini, Ospedale Sacco di Milano, l’esperienza in Sud Africa; Giuseppe Ippolito, dell’INMI Lazzaro Spallanzani ha parlato della loro esperienza in Tanzania; 

Leonardo Palombi, Università Tor Vergata e Comunità di Sant’Egidio dell’esperienza DREAM in Mozambico; Marina Giuliano, Istituto Superiore di Sanità, di Malawi e Uganda; Francesco Castelli, Università di Brescia, di Burkina Faso
ed infine Raffaella Bucciardini, Istituto Superiore di Sanità, di Etiopia (le presentazioni dei relatori sono qui allegate).

Il convegno si è concluso con l’auspicio da parte del dr. Vella di creare una rete italiana per finalmente sviluppare un sistema Italia su Salute Globale e ricerca, anche supportato dal nascente Centro Nazionale per la Salute Globale che nascerà ufficialmente a breve all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità.

Scarica le presentazioni:

Stefano Vella, Istituto Superiore di Sanità e vice-chair EDCTP2

Lara Pandya, EDCTP2 Secretariat, L’Aia

Giuseppe Ippolito, INMI Lazzaro Spallanzani

Marina Giuliano, Istituto Superiore di Sanità

Francesco Castelli, Università di Brescia

Raffaella Bucciardini, Istituto Superiore di Sanità

Carlo Federico Perno, Universtità Tor Vergata, Roma

L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) è tra i beneficiari dei proventi del 5 per mille dell’IRPEF. Nella scheda allegata alla dichiarazione dei redditi è sufficiente apporre la propria firma nel riquadro « Finanziamento della Ricerca Sanitaria » e indicare il Codice Fiscale dell’ISS, che è 80211730587, per destinare tali fondi a sostegno dell’impegno scientifico dell’ISS a difesa della salute di tutti.