Il ruolo del settore privato nella salute globale

In occasione della Giornata Mondiale della Salute e del Giubileo dei Malati, l’Istituto Affari Internazionali (IAI) ha ospitato oggi, 3 aprile 2025, il seminario « Il Ruolo del Settore Privato nella Salute Globale »—un evento che ha riunito esperti, rappresentanti istituzionali e leader aziendali per esplorare il contributo degli attori privati negli investimenti sanitari nei paesi a basso e medio reddito.

La discussione si è concentrata in particolare sui progetti guidati dalle aziende italiane nel settore della salute globale, esaminando le sfide e le opportunità offerte dall’attuale panorama internazionale. Un’attenzione speciale è stata riservata agli interventi previsti dal Piano Mattei in questo ambito.

I saluti di apertura sono stati affidati a Ettore Greco (IAI) e Stefano Vella (Friends of The Global Fund Europe), seguiti dagli interventi introduttivi di Carlo Batori (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) e Francesca Manno (Ministero dell’Economia e delle Finanze).

« È fondamentale comprendere le forme, le partnership, i principi e gli approcci strategici che guidano il supporto finanziario del settore privato agli sforzi di miglioramento della salute. È altrettanto importante analizzare le barriere alla partecipazione del settore privato e i conflitti di interesse tra pubblico e privato », ha affermato Ettore Greco.

Stefano Vella, riflettendo sulla lunga storia del Global Fund, ha sottolineato che « la salute non è solo una questione umanitaria. Dopo la conferenza di Durban del 2000, è diventato evidente che in quei paesi africani non solo si moriva, ma soprattutto morivano i giovani: non c’erano più madri, padri, lavoratori, agricoltori. L’economia era crollata ».

Durante l’evento, Marianna Lunardini (IAI) ha presentato un nuovo studio dell’Istituto, discusso tra i partecipanti. Lo studio evidenzia le prospettive e le sfide nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite nel settore sanitario, analizzando il ruolo del settore privato nella costruzione di partenariati di successo con organizzazioni multilaterali e istituzioni pubbliche.

« La mobilitazione del settore privato nella cooperazione allo sviluppo è diventata una sfida chiave per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Le principali aree sostenute attraverso l’assistenza allo sviluppo nel settore sanitario hanno un impatto cruciale sulla fornitura di materiali biomedici, sulla formazione del personale sanitario, sulla condivisione della conoscenza scientifica e sullo sviluppo delle infrastrutture sanitarie », scrive Lunardini.

Successivamente, Alix Zuinghedau (Friends of the Global Fund Europe) ha offerto una panoramica sulle preoccupazioni, le opportunità e le prospettive del settore privato nella salute globale.

Il panel di esperti ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e del settore privato, tra cui Giangiacomo Calovini (Commissione Affari Esteri e Europei, Camera dei Deputati), David Canarutto (Global Fund), Simone Fortunato Mortara (Eni Spa), Mario Ottiglio (Eleveya) e Linda Storari (Chiesi Farmaceutici Spa). La discussione ha affrontato la salute globale come fattore geopolitico e il ruolo strategico della cooperazione pubblico-privata. La salute sta emergendo sempre più come un elemento dirompente nelle dinamiche internazionali, legandosi in modo crescente alla politica estera. Il Piano Mattei rappresenta un’opportunità per l’Italia di riaffermarsi come partner chiave nel continente africano, con la salute individuata come una delle sue cinque aree prioritarie.

Sono stati evidenziati gli impatti concreti degli investimenti internazionali—particolarmente quelli del Global Fund—che hanno permesso di salvare 65 milioni di vite attraverso partnership strutturate basate su quattro pilastri: approvvigionamento, sviluppo del settore privato, trasferimento di conoscenze e rafforzamento della catena del valore. Il settore privato gioca un ruolo significativo, contribuendo con oltre 5,3 miliardi di dollari in investimenti, motivati dalla creazione di valore condiviso, dall’accesso ai mercati emergenti e dalla spinta verso l’innovazione. Le aziende stanno integrando la salute nei cicli di vita dei loro progetti, adattando le azioni alle priorità locali e promuovendo uno sviluppo sostenibile che vada oltre la semplice filantropia.

L’evento è stato moderato dal giornalista Vincenzo Giardina (DIRE).